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mercoledì 1 dicembre 2010

FANTASIA invenzione, creatività e immaginazione nelle comunicazioni visive

Per certe persone la fantasia è capriccio, bizzarria, stranezza. 
Per altri è finzione, nel senso di non realtà, voglia, estro, ubbìa
Può essere intesa come fantasticheria, come fantasmagoria, come ispirazione, come vena. 


Fantasia è anche irregolarità, fare a vanvera, a casaccio. E poi, come se non bastasse, l'invenzione non è anche fantasia? 
E la fantasia non è anche invenzione? 
E come la mettiamo con l'immaginazione? 
Una bugia è fantasia, invenzione o immaginazione? 
Ma l'immaginazione non è anche fantasia? 
E le immagini della fantasia possono essere anche sonore? 
Come si inventa una fandonia, un motore ad aria fredda, una nuova materia plastica? 
Se riusciamo a dare delle definizioni sia pure provvisorie, a scopo di indagine, ad ognuna di queste facoltà, e quindi analizzarle cercando se ci sono costanti comprensibili alla logica, e comunicabili; avremo fatto un'opera di divulgazione e di aiuto all'uso di queste possibilità umane. 
Tutto ciò che prima non c'era anche se irrealizzabile.

Tutto ciò che prima non c'era ma esclusivamente pratico e senza problemi estetici.

Tutto ciò che prima non c'era ma realizzabile in modo essenziale e globale.



La fantasia l'invenzione la creatività pensano, l'immaginazione vede.
IL PENSIERO PENSA E L'IMMAGINAZIONE VEDE:
Il mondo esterno all'individuo, viene esplorato dall'intelligenza mediante manipolazioni e operazioni logiche, allo scopo di cercare di capire le cose e i fenomeni che sono attorno a noi. La vista l'udito, il tatto e tutti gli altri recettori sensoriali si mettono in azione simultaneamente e l'intelligenza cerca di coordinare ogni tipo di sensazione per rendersi conto di ciò che succede. Tutto ciò che viene capito viene poi fissato nella memoria, nei tre settori principali e cioè in quello di breve durata, in quello di lunga durata o in quello con funzioni genetiche. Nel settore di breve durata noi ricordiamo tutto ciò che ci serve al momento e che poi non ci serve più. Nel secondo settore conserviamo tutte quelle conoscenze che ci servono per vivere meglio, per fare, per comunicare, per progettare; tutto ciò che ci serve e ci servirà sempre. Nel settore genetico si trovano tutti quei dati che saranno trasmessi da individuo a individuo, da genitori a figli. 

FANTASIA
INVENZIONE
CREATIVITA'
IMMAGINAZIONE

La fantasia è la facoltà più libera delle altre, essa infatti può anche non tener conto della realizzabilità o del funzionamento di ciò che ha pensato. E' libera di pensare qualunque cosa, anche la più assurda, incredibile, impossibile.
L'invenzione usa la stessa tecnica dlla fantasia, cioè la relazione fra ciò che si conosce, ma finalizzandola ad un uso pratico. L'nventore però non si preoccupa del lato estetico della sua invenzione. Ciò che importa per lui è che la cosa inventata funzioni veramente e serva a qualcosa.
La creatività è anch'essa un uso finalizzato della fantasia e dell'invenzione, in modo globale. La creatività è usata nel campo del design, considerando il design come modo di progettare, un modo che comprende tutti gli aspetti di un problema, non solo l'immagine come la fantasia, non solo la funzione come l'invenzione, ma anche l'aspetto psicologico, quello sociale, economico, umano.
L'immaginazione è il mezzo per visualizzare, per rendere visibile ciò che la fantasia, l'invenzione e la creatività, pensano. L'immaginazione in certi individui è molto tenue, in altri è fervida, pronta, in altri va oltre il pensato. Alcuni individui sono privi di immaginazione, tanto è vero che esistono dei professionisti per visualizzare a queste persone, ciò che la fantasia o la creatività o l'invenzione hanno pensato.
MENTRE LA FANTASIA, L'INVENZIONE E LA CREATIVITA' PRODUCONO QUALCOSA CHE PRIMA NON C'ERA, L'IMMAGINAZIONE PUO' IMMAGINARE  ANCHE QUALCOSA CHE GIA' ESISTE MA CHE AL MOMENTO NON E' TRA NOI.

Pensate a quanta gente vede una faccia nella luna. Perchè solamente una faccia? Perchè non un pavone? un coprìde? Perchè il coprìde non l'ha mai visto, non lo ha memorizzato e quindi non può riconoscerlo. Mentre la faccia umana è la prima cosa che un essere umano vede venendo al mondo. E' la prima immagine che viene memorizzata, che tutti memorizzano, e quindi dire che là si vede una faccia, è una relazione tra le più semplici che si possono fare. Che cosa vediamo noi nelle macchie sui muri, nell'insieme di frammenti di marmo che formano certi pavimenti, in certe rocce, in certe nuvole? Spesso una faccia. Qualcuno vede una balena che si trasforma in cammello.

                              .."Amleto: vedete voi quella nuvola che ha quasi la forma di un cammello?
                                 Polonio: per la messa, assomiglia a un cammello davvero.
                                Amleto: mi pare che assomigli a una donnola.
                                Polonio: ha in dorso come una donnola.
                                Amleto: o come una balena.
                                Polonio: Proprio come una balena."..


FUOCO FREDDOGHIACCIO BOLLENTE
La più elementare manifestazione della fantasia, nasce, forse, dal capovolgimento di una situazioen, dall'uso dei contrari, degli opposti, dei complementari: lui dice verde? io dico rosso.
Noi sappiamo che l'individuo ha memorizzato, da più di tremila anni , delle coppie di contrari, il bene e il male, la luce e il buio, il caldo e il freddo, e via dicendo. E i soliti cinesi ci hanno tramandato dai tempi antichi il famoso simbolo Yang-Yin che è una unità a forma di disco, formata da due elementi uguali e contrari, uno bianco e uno nero, uno in un senso e uno a rovescio.


Questi elementi rappresentano l'equilibrio instabile che è nella vita, equilibrio che ogni individuo farebbe bene a preoccuparsi di conservare, correggendo gli squilibri man mano che si presentano nel tempo.

 DA COSA NASCE COSA

Una foglia può essere anche oggetto di esplorazione per rendere visibili relazioni nascoste. Supponiamo di fare un calco di una foglia di quercia come questa, sul calco appoggiamo un foglio di carta semitrasparente e segnamo il contorno. Su un altro foglio segnamo solo le nervature principali. Su un altro foglio solo i punti esterni. Su un altro foglio i punti interni del contorno. Su un altro foglio possiamo tracciare delle linee di relazione tra i punti esterni e.. Su un altro foglio..Poi possiamo provare a sovrapporre alcuni, due o più di questi tracciati e vedremo tanti disegni diversi, nati tutti dalla stessa foglia.
Ecco cosa si può vedee in una foglia. Ognuno troverà forme sue ma sempre in relazione alla foglia.
il calco di una foglia di quercia.

          Il contorno della foglia di quercia.                              La nervatura della foglia di quercia

Le nervature principali che collegano                I punti più importanti della ramificazicazione
i punti più esterni della foglia col gambo.          delle nervature. I punti più esterni della
                                                                                foglia, le punte.

Relazione tra tutti i punti esterni della foglia.       Relazione tra i punti esterni della foglia a
                                                                                   destra e a sinistra. Relazione dei punti
                                                                                   esterni con l'attacco della foglia.
Cerchi di uguale raggio costruiti sui punti     Collegamento orizzontale dei punti esterni della
esterni della foglia.                                           foglia con l'asse centrale. Collegamento tra i
                                                                           punti esterni della foglia, della stessa natura.


Cerchi aventi per centro l'attacco delle            Relazione tra i punti esterni della foglia e
nervature principali all'asse, e per raggio       l'attacco delle nervature. Ingombro massimo
le nervature stesse.                                           della foglia.

Tutti i disegni che avete visto sono sovrapponibili uno sull'altro in numero a piacere. Questo avviene perchè ogni segno ha relazioni con i punti principali riscontrati nella stessa foglia di quercia. Le variazioni sono personali e infinite.

Fonte: Scansioni e testo da "Fantasia" 1977 Bruno Munari. 

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